Feb. – Mar. 2020 – L’appello all’unità lanciato da Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, arriva fino alla città che più di tutte incarna l’incontro tra popoli, culture, e religioni diverse. A Gerusalemme la Custodia di Terra Santa ospita – riadattata – la mostra dedicata al centenario della sua nascita ed allestita a Trento, curata dal Centro Chiara Lubich in collaborazione con la Fondazione Museo Storico del Trentino.
LUIS RIERA, Ufficio Tecnico Custodia Terra Santa – “Una mostra che ha un’area di circa 200 mq. La mostra originale – quella di Trento – è di circa 1000 metri quadri. Noi, come Ufficio Tecnico, abbiamo fatto da ponte tra la Custodia – che ha accolto la mostra – e i curatori in Italia.”
Riferimento della spiritualità di Chiara Lubich è il passaggio del Vangelo di Giovanni in cui Gesù prega il Padre “perchè tutti siano una cosa sola”: un messaggio – indirizzato anche a persone che non hanno un credo religioso – rivolto alle diverse tipologie di visitatori che parteciperanno alla mostra, aperta per due settimane.
YISCA HARANI, Insegnante – “Voglio portare qui un pubblico ebraico perchè voglio che sappiano che queste cose esistono. Solitamente i media sono concentrati solo sui conflitti, sui contrasti tra le persone. E’ cosí rassicurante, rivitalizzante, vedere che c’è collaborazione, che ci sono persone che agiscono con coraggio. Senza essere “naif”, ma rimanendo molto realisti: viviamo in un luogo pieno di conflitti, e anche in mezzo questi conflitti dobbiamo trovare sentieri comuni per cooperare.”
Divisa in quattro parti, tra immagini e materiale video, la mostra “Chiara Lubich Città Mondo” rivela anche il legame che Chiara Lubich aveva con la Terra Santa, nonostante l’avesse visitata una sola volta nel 1956: anche qui si è diffuso il movimento dei Focolari, fin dagli anni ’70.
Fr. FRANCESCO PATTON, ofm, Custode di Terra Santa – “Nel corso della mia vita ho avuto l’occasione di incontrare e salutare Chiara Lubich brevissimamente durante una delle sue visite a Trento. Sono contento che la Custodia di Terra Santa possa ospitare questa mostra, e sono ancora più contento che lei ricordi a un tempo come il nostro e ad una terra come la nostra il valore dell’unità.”
CLAUDIO MAINA, Co-responsabile Movimento Focolari in Terra Santa – “Legato a quella visita di Chiara nel ’56 c’è anche l’idea di avere un luogo fisico a Gerusalemme che testimoniasse che l’unità è possibile. Poi con il tempo quest’intuizione si è precisata nel progetto di un Centro Internazionale per l’Unità e la Pace: è un progetto che stiamo portando avanti e che speriamo presto di poter realizzare. Se c’è un luogo dove ha senso essere una presenza di unità è proprio Gerusalemme.”
Original post published in cmc-terrasanta.org